L'amico napoletano, Oreste Zevola, andra' ad Aviano, cambia cura.
Sono in camera con due nuovi compagni di avventura, entrambi friulani: Paolo e Davide.
Stamattina nell'attesa ho fatto i sette piani per tredici volte... circa duemilaseicento scalini, infatti la glicemia e' scesa a 97.
Un dislivello di 600 metri!
Che dire, sto andando avanti con la consapevolezza che quando non sapevo di avere il cancro facevo cose per alcuni incredibili.
Nel 2013 ho fatto 158km in trenta ore, poi a Catania 36 ore no stop, ad Affi 48 ore, a Barrea di nuovo 58 ore, a luglio ho attraversato tutta la Sicilia, circa 600 km... e allora ora che faccio? Mi fermo? Assolutamente no!
Ho avuto un pensiero oggi, esiste una data di scadenza negli alimenti, probabilmente anche per noi esiste una data di scadenza, un destino eneluttabile e allora bisogna vivere la nostra vita serenamente, tanto c'è una scadenza cui non possiamo interferire, viviamo il nostro tempo con amore verso noi stessi, con il rispetto della nostra vita preziosa, cercando di essere sereni per ogni nostro gesto o situazione.
E' inutile voler forzare il destino, è inutile affidarsi alla speranza, a chiedere di più.
Bisogna dimostrare a noi stessi la nostra capacità di essere forti verso tutto ciò che cerca di interrompere i nostri progetti, le nostre aspirazioni, continuiamo a sognare, non abbandoniamo mai la realizzazione dei nostri sogni.
Ricordo una frase, di quelle celebri, dice così:
Tenetevi stretti ai sogni perché se i sogni muoiono
la vita è un uccello con le ali spezzate
che non può volare.
Tenetevi stretti ai sogni
perché quando i sogni se ne vanno
la vita è un campo arido
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