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TOR DES GEANTS


Chiuse le iscrizioni per la competizione Trail Running

Mancano ormai pochi giorni alla partenza della prima edizione del Tor des Géants, la competizione di Trail Running più lunga e dura al mondo sulle Alte Vie della Valle d’Aosta.

Saranno 346 i concorrenti che si presenteranno al via domenica 12 Settembre a Courmayeur (ore 12) in rappresentanza di 17 nazioni.

Le iscrizioni raccolte dagli organizzatori hanno soddisfatto l'Assessorato del turismo della Valle d'Aosta che ha voluto la manifestazione organizzata da VDA Trailers e gli importanti sponsor che hanno creduto in questa nuova sfida. Il tetto massimo era stabilito in 500 iscitti, anche per ragioni di sicurezza e per il lungo percorso da presidiare, il più arduo proposto fino ad oggi nelle competizioni di Trail Running.

Il gruppo più numeroso è quello degli italiani: 168 iscritti, dei quali 12 donne. Fra esse anche le due atlete che nel settembre 2009 testarono l’intero percorso simulando la competizione e giungendo onorevolmente al termine entro il tempo massimo stabilito.

Fra la numerosa rappresentativa italiana troviamo l’atleta più giovane, Marco Forabosco da Moggio Udinese, che con i suoi 21 anni sarà la matricola insieme alla giapponese Yuki Kobayashi (23), atleta della squadra nazionale dello sci fondo.

Tra i “senatori” Vittorio Girono (72) da Rubiana (Torino) e Valter Rossetti da Biella (70) sono la prova che anche gli ultrasettantenni possono, se adeguatamente allenati e dotati di esperienza alla disciplina, partecipare onorevolmente senza timori reverenziali verso atleti più giovani. Entrambi contano di terminare in tempo utile (chiusura della classifica alle 16 di sabato 18 settembre) e di affrontarle la competizione con l’entusiasmo di chi partecipa ad una grande “prima”.

I valdostani in gara saranno 32. La seconda rappresentanza più numerosa è quella francese con 81 iscritti. Significativi anche gli iscritti di Spagna (22), Belgio (21), Svizzera (12), Stati Uniti (9), Canada (8), Germania (6), Giappone (5).

Di quest’ultimo gruppo fanno parte 4 atlete della nazionale giapponese di sci fondo che affineranno la preparazione atletica per la prossima stagione agonistica sulle Alte Vie, aiutate dalla loro presenza in regione per gli allenamenti agli ordini del tecnico Fabio Ghisafi. Fra esse l’atleta più illustre è Ishida Masako, già vincitrice della Marcia Gran Paradiso 2009 e Millegrobbe 2010, classificata sempre entro le prime cinque posizioni ai Giochi Olimpici di Vancouver, ai Campinati del Mondo di Liberec (CZ) e nella Coppa del Mondo di Trondheim (NOR) nella 30 km tecnica classica.

Sarà interessante verificare quanto tempo impiegherà il primo atleta a completare il percorso anche se, in caso di maltempo, i tempi previsti potrebbero lievitare. Per verificare sul campo la fattibilità dell’impresa è stata organizzata lo scorso anno negli stessi giorni l’edizione “zero” coinvolgendo 4 esperti amatori (2 donne e 2 uomini) che hanno percorso sempre insieme l’intero tracciato riproducendo anche le soste per il riposo e l’alimentazione come qualsiasi atleta troverà in gara.

La deprivazione da sonno è risultata forse il maggiore ostacolo alla prestazione per i suoi effetti sulle capacità atletiche e sulla motivazione. I tester hanno dormito una media di poco più di tre ore per notte per sei giorni. Il resto delle ore erano impiegate nella percorrenza del tracciato con una media di oltre quattordici ore di attività, con la rimanenza del tempo speso nei test scientifici, nei pasti, nella preparazione dello zaino e delle attrezzature. Uno dei soggetti è stato lo psicologo Pietro Trabucchi, consulente delle Squadre Nazionali di Ultramaratona e docente alla Facoltà di Scienze Motorie di Verona, ma soprattutto grande appassionato di Trail Running, che oltre ad essere tester è stato anche uno degli elaboratori del test. Nonostante il cattivo tempo (pioggia e neve in altura) i tempi sono stati rispettati. Per gli atleti di alto livello si può prevedere che alcuni di essi riusciranno a terminare il percorso in poco più di 3 giorni se il tempo sarà ottimale.

Il test dell’edizione zero elaborato dall’Università di Verona e dal Centro Interuniversitario di Bioingengneria e Scienze Motorie di Rovereto è a disposizione di chi avesse necessità di consultazione

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