Con la scusa di fare allenamento, direttamente da casa mia, prendo i sentieri che salgono verso le mie montagne, sempre con qualche sacchetto nello zaino.
Di erbette primaverili ce n'è in abbondanza e anche di rovi, rami che lentamente invadono il sentiero, qualche piccola frana causata dalle innumerevoli piogge che ci hanno accompagnato attraverso l'autunno, l'inverno e tutto il mese di aprile.
E allora un colpo di forbici, un colpo di pennato, qualche asparago selvatico e tantissimi passi, giorno dopo giorno, mi trovo a dover prendere l'autobus o il treno per tornare a casa.
La Valle del Gromolo mi ha impegnato per quattro giorni consecutivi con ritorno a casa una volta in treno, un'altra in autobus, una a piedi e l'ultima con il recupero da parte di mia moglie in macchina...
Devo dire che ho avuto sempre compagnia, la prima volta eravamo in cinque, la seconda volta ero con mia moglie, la terza volta solo soletto e la quarta volta con Claudio.
Pur facendo lo stesso sentiero devo dire che è sempre fantastico camminare tra cielo e mare, i profumi cominciano a farsi intensi e così i colori. C'è tempo per tutto, il camminare lento è consapevolezza, piacere e serenità.
Devo tornarci ancora una volta, a raccogliere delle olive mature che ormai cadono inutilizzate... sembra incredibile che a maggio ancora si possano raccogliere, sono tutte sanissime perché sicuramente al limite massimo di altitudine consentito ma che le protegge dalla inopportuna e dannosa mosca olearia.
Buona estate a tutti, portatevi sempre un sacchetto per raccogliere qualcosa di naturale da mangiare ed un sacchetto per la spazzatura che gente incivile lascia per darci il piacere di pulire questo meraviglioso pianeta.
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