PER QUALCUNO IL TEMPO STA PER FINIRE, SOLO TU PUOI AIUTARLO! ISCRIVITI AL REGISTRO DONATORI MIDOLLO OSSEO E POTRAI SALVARE UNA VITA............. admo@admo.it

ALPI MARITTIME

GTA auf einer größeren Karte anzeigen

Traccia di Hubert Streitenberger un amico tedesco che era sempre "tra i piedi"

Dislivelli del GPS di Filippo Serafini


Guya Trekking 2009 da Pietraporzio a Casterino

Dati Tecnici
Sviluppo: 109 km circa
Dislivello + : 8600 m circa
Dislivello - : 8300 m circa
Quota max: 2904 m slm
Quota min: 1210 m slm
Difficoltà: EE (allenati)
Tempo perc.: 5 gg ca.

Accesso: Partenza dalla borgata di Pietraporzio (CN). Da Cuneo seguire le indicazioni per il colle della Maddalena fino all’abitato di Pietraporzio.

Descrizione: Quando ho saputo che l’amico Manfredi Salemme avrebbe compiuto la traversata integrale delle Alpi da Trieste a Ferrania (SV) seguendo il percorso Rosso della Via Alpina, non mi sono lasciato sfuggire l’occasione di accompagnarlo sul tratto per me di casa: quello delle Alpi Marittime.
E’ nato così questo percorso a cavallo fra Italia e Francia che in 5 giorni permette di vedere alcuni fra gli angoli più suggestivi del Parco del Mercantour e del Parco delle Alpi Marittime.


1° Giorno: Pietraporzio - Rifugio Migliorero

Sviluppo:12,4 km ca., dislivello +: 1670 m ca., dislivello -: 780 m circa, quota max: 2560 m slm, quota min: 1210 m slm, tempo perc.: 5:30 h ca.

Partendo dalla borgata di Pietraporzio si risale il Vallone del Piz seguendo le indicazioni per il Rif. Zanotti, arrivati nella parte alta del Vallone si svolta a sinistra su tracce di sentiero e lasciandosi il Rif. Zanotti sulla destra si continua a salire fino a raggiungere il Passo di Rostagno. Da qui inizia la discesa che in breve conduce fino al Rif. Migliorero.

2° Giorno: Rifugio Migliorero. - Sant’Anna di Vinadio

Sviluppo:18,2 km ca., dislivello +: 1530 m ca., dislivello -: 1590 m circa, quota max: 2470 m slm, quota min: 1640 m slm, tempo perc.: 8:00 h ca.

Si lascia il Rif. Migliorero salendo su ripida pietraia in direzione del Passo di Laroussa. Raggiunto il passo inizia una lunga discesa che porta alla borgata di San Bernolfo cui vale la pena soffermarsi per una breve visita. Si attraversa il ponte sul fiume portandosi sulla sponda opposta e si percorre per qualche centinaio di metri la larga sterrata che porta verso valle. Ad un certo punto si svolta a destra su una ripida sterrata in salita e si entra nel Vallone della Sauma, Il fondo della strada si fa via via più sconnesso fino a diventare un sentiero di difficile individuazione per la fitta vegetazione. Salendo il Vallone si apre leggermente in una radura cosparsa di larici. Occorre spostarsi sul versante sinistro (destra orografica) e cercare l’imbocco del più evidente sentiero che porta al Passo della Sommetta (2200m). Qui, proprio di fronte a noi si vede la ripida pietraia verso cui bisogna dirigersi per poter arrivare dopo una ripida ascesa al Colle del Saboulè (2394m). Si entra ora in territorio francese su uno stupendo sentiero-balcone che domina i laghi del Lausfer. Rientrati in Italia attraverso il colle omonimo si scende al Santuario di Sant’Anna su comoda sterrata.
Possibilità di pernottamento al posto tappa GTA.

3° Giorno: Sant’Anna di Vinadio - Rifugio Questa

Sviluppo:23,5 km ca., dislivello +: 1925 m ca., dislivello -: 1575 m circa, quota max: 2600 m slm, quota min: 1834 m slm, tempo perc.: 10:00 h ca.
Si ripercorre fino al lago del colle di Sant’Anna il tragitto del giorno precedente. Qui si svolta a sinistra e si imbocca il sentiero della Via Alpina che sale su pietraia fino a raggiungere il crinale di confine italo-francese. Si percorre il panoramico crinale per circa 4 km fino a raggiungere il Colle della Lombarda (2350m). Seguendo la strada asfaltata si scende per circa 1,5 km sul versante italiano e poi si svolta a destra imboccando il sentiero in salita che permette di raggiungere il Passo d’Orgials (2600m). Arrivati in cima al passo si osserva uno splendido panorama sul vallone di Sant’Anna ma soprattutto, voltandosi di 180 gradi si riesce a scorgere il lungo sentiero che sale al colle di Valscura (2520m) partendo dal Rifugio Malinvern (1834m) posto sul fondovalle del Vallone di Riofreddo. Scendendo verso il Malinvern si oltrepassano i Laghi d’Orgials e si attraversa una suggestiva foresta di larici secolari. Arrivati a valle ed oltrepassato il torrente di Riofreddo, occorre fare attenzione ad imboccare il sentiero che sale verso sinistra per poter raggiungere in circa 2 ore di ascesa il colle di Valscura. L’ascesa al colle è sempre dominata dall’incombente profilo della montagna Maledecia dal caratteristico colore porpora e dalle verticali pareti terreno di arrampicata per forti alpinisti. Raggiunto il colle di Valscura si lascia la valle Stura per addentrarsi nella Spettacolare valle Gesso e quindi nel Parco Naturale delle Alpi Marittime. Si scende fino al lago superiore di Valscura e si seguono il sentiero balcone sulla valle Gesso che con un’incredibile panorama sui 3000 più vicini al mare conduce in breva al Rifugio Questa (2386m).

4° Giorno: Rifugio Questa - Madone de Fenètre

Sviluppo:33,1 km ca., dislivello +: 1770 m ca., dislivello -: 2220 m circa, quota max: 2620 m slm, quota min: 1540 m slm, tempo perc.: 13:00 h ca.
Il primo tratto di percorso si snoda sulle suggestive strade lastricate fatte costruire due secoli fa dal Re d’Italia nella sua riserva di caccia, appunto la valle Gesso. Su questi comodi camminamenti si raggiunge in breve il colletto del Valasco (2430m) per scendere verso i laghi di Fremamorta e continuare in direzione del colle omonimo su uno splendido sentiero in faccia al gruppo dell’Argentera, la cima più alta delle Alpi Marittime. Raggiunto il Colle di Fremamorta (2615m splendido panorama che spazia fino al mare!) si svalica i Francia nel Parco del Mercantour in un bellissimo ambiente ricco di laghi e foreste di larice. il sentiero perde quota per innestarsi su una strada sterrata presso il col de Salèse (2031m). Dal Colle in circa quattro km si raggiuge l’ingresso del parco e quindi la strada asfaltata. Ancora un tratto d’asfalto che sovrasta il Lac du Boréon e si imbocca un sentiero sulla destra contrassegnato dalla sigla “GR52”. Il sentiero ombroso sale ripido fino a raggiungere i 1650m di quota per continuare in piano su ottimo fondo terroso per circa 1,5 km ed iniziare a risalire il torrente in sponda destra (orografica).
Si lascia sulla sinistra il sentiero che porta ad un rifugio e si prosegue superando un lago per raggiungere il Col de Ladres (2448m) dal quale in circa un’ora di cammino si scende al Santuario della Madone de Fenètre (1905m).

5° Giorno: Madone de Fenètre - Casterino

Sviluppo:20,7 km ca., dislivello +: 1610 m ca., dislivello -: 1950 m circa, quota max: 2904 m slm, quota min: 1560 m slm, tempo perc.: 10:00 h ca.
Partendo dal santuario si scende fino al ponte e si attraversa il torrente. Si inizia a salire su sentiero, prima fra prati e poi su pietraia, dove occore fare attenzione alle tacche bianco-rosse e agli ometti di pietra. Dopo aver guadagnato circa 660m di quota si raggiunge il Col du Mont Colomb (2548m), uno stretto passaggio che permette di svalicare a levante. La discesa è ripida e nella prima parte occorre prestare attenzione. Si scende sotto quota 2200m e arrivati sul fondo della vallata si svolta a sinistra e si costeggia il lago artificiale fino al Refuge de Nice (2232m).
Da qui la risalita verso il Col de Fouls (2828m) procede su sentiero segnato con tacche bianche ed ometti in pietra. Il primo tratto di salita è molto ripido ma permette di guadagnare quota velocemente. Raggiunta quota 2600 inizia un vallone sospeso spesso ricoperto di neve anche in estate inoltrata.
Una volta raggiunto il colle vale la pena salire sull’anticima del Monte Clapier (3051m) a quota 2904m dalla quale si gode uno splendido panorama che spazia dalle marittime, alle liguri, al mare!
Si riprende la lunghissima discesa che attraversando una bellissima serie di laghi conduce al rifugio di Valmasque e quindi al fondovalle fino a Casterino.
Per rientrare in Italia occorre scendere in val Roya a Saint Dalmas de Tende e prendere il trenino che in circa mezz’ora porta a Limone Piemonte e quindi Cuneo da dove con gli autobus della linea ATIBUS è possibile fare ritorno al punto di partenza di Pietraporzio.

Filippo Serafini

(da www.cinghialtraks.it )

1 commento:

Unknown ha detto...

grazie per il tuo commento e grazie per avermi insegnato tramite le tue belle parole che la LIBERTA' rende le persone ricche .....ciao Marianna