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Il mio cammino con un Amico


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Il numero 7 mi porta bene... partirò da Vaglia il 7 maggio e spesso in compagnia del mio Amico e coetaneo





giungerò a Calenzano dove spero di trovare tantissimi amici per fare tutti insieme l'ultima tratta..... Calenzano - Vaglia

Io cammino per star bene, ma soprattutto cammino per ADMO e per la Scienza



UN MODO DI VIVERE IN UN MONDO DA VIVERE

GIUGNO 1996

Un’idea che avevo avuto tempo prima sono riuscito a materializzarla, il progetto prevedeva che io ed altri avremmo dato assistenza ad un recordman che stabiliva un primato su acqua e così ho dovuto vestire la muta, ho caricato le bombole sulle mie spalle ed alla fine della performance ero uno straccio!
Ho capito che acquaticità non è una parola che definisce uno stato d’essere ma un sentirsi a proprio agio sia fisicamente che psicologicamente però… se smettessi di fumare, se mi allenassi tutti i giorni…
Sono riuscito a completare una vasca da 50 metri! Ero euforico, la sera a mia moglie l’ho raccontato come se avessi scalato l’Everest, poi ho seguito i consigli di un amico master di nuoto ed ho cominciato ad allenarmi aumentando sempre di più i miei records: 25 vasche, 75 vasche… 100 vasche!!!
A luglio con la famiglia siamo andati a Vulcano, le Eolie le conoscevo già, posti stupendi, acque calde e profonde.
Armato dei miei occhialini una mattina sono partito da les Sables Noires ed ho raggiunto il porto di Lipari… 4 ore con due sole soste.
Ai pescatori (increduli) ai quali chiedevo informazioni lungo il percorso apparivo un eroe (o un pazzo?) ma mi sentivo orgoglioso di me stesso. Giorni dopo ho coperto la tratta Panarea – Basiluzzo – Panarea, al ritorno ho incontrato uno che nuotava di fianco ad una barca, ho saputo poi dai giornali che era un tedesco che era partito da Stromboli!!!
Nel mio piccolo ero fiero di me, tornato a casa mi sono iscritto a diverse gare essendomi nel frattempo tesserato Master 50.
La prima gara l’ho fatta a Follonica, sono arrivato ultimo fra i maschi e dietro di me ho lasciato due nuotatrici che potevano essermi madri… l’importante è partecipare si, ma che delusione!
Nel 1997 ho cominciato alla grande con i soliti cimenti invernali, allenamento alle 150 vasche al giorno e spesso andando in piscina alle 6 del mattino per poi correre a prendere il treno per raggiungere la banca dove lavoravo, la sera, poi, continuavo a nuotare per completare le 150 vasche prefissate.
Spotorno, Sturla, Arenzano, Varazze, ed altre località dove si svolgevano gare erano ormai i miei obiettivi, infine la Cavi – Sestri ridotta ad un triangolo nel golfo di Sestri Levante mi ha fatto capire che a me sarebbe piaciuto di più fare le traversate, andare da un punto A ad un punto B, con calma, con tenacia e con un obiettivo ben determinato.
Un mattino ho preso il treno per Moneglia, mi sono buttato in acqua ed ho nuotato fino a Sestri Levante, i vestiti li ha recuperati mio figlio Massimo che ho ritrovato in spiaggia ad aspettarmi..
Luglio, due settimane di ferie, Palermo, spiaggia di Mondello, dalla punta del Circolo Lauria alla Torre sono circa 1500 metri… una meraviglia, andavo e venivo senza fretta, con la potenza della bracciata ormai ben sopportata dal mio fisico da bancario.
Amo nuotare da solo, non c’è monotonia, stanchezza, noia… c’è spesso l’impegno di migliorarsi, allora allungo di più la bracciata, cerco di coordinare respirazione e gambe, cambio respirazione, tiro l’acqua con maggior forza ma mai oltre il mio limite e … scivolo via meravigliosamente bene, vedo l’acqua che scorre veloce lungo i miei fianchi e sono felice.
Quando torno a casa trovo la vita di sempre, il lavoro, gli amici… le gare, Punta Chiappa – Recco, lungo la tonnara, ho nuotato con tranquillità, non badando a chi superavo e a chi mi superava… sono arrivato a Recco ed ho sentito l’applauso… -Sono ultimo?- ho chiesto, - ma no! – mi ha detto uno, -guardati dietro-, mi sono voltato e dietro di me arrivavano in molti, si, ero orgoglioso ma comunque trentottesimo su 92.
Ho capito alla fine che lo sport è per tutti, lo sport avvicina, è aggregazione, amicizia, sano scontro fisico ma mai con vera cattiveria… ma ogni persona è fatta di una pasta diversa ed io sono stato plasmato in una maniera particolare, sono sicuramente molto orgoglioso e ….. presuntuoso e…. Individualista.. volete che lo dica? Egoista!
Fatto sta che ora non vado più a fare gare di nuoto, continuo a nuotare a fasi alterne, per i miei 50 anni, il 10 luglio, dopo una giornata di lavoro, alle 17,30 mi sono tuffato dal castello di Rapallo e sono arrivato a Chiavari dove ho trovato la mia famiglia che mi aspettava con i pasticcini e lo spumante… beh, è una soddisfazione, “un modo di vivere in un mondo da vivere” che ha scritto Reinhold messner.







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